Come sopravvivere ai monitor?
Come sopravvivere ai monitor in momenti in cui il contatto con la realtà è sospeso? È vero, i monitor possono essere una finestra su quel cortile che è il mondo. Possono fungere da ponte che unisce e tiene uniti.
Tuttavia, il rischio che diventino uno specchio che riflette e quindi separa, c’è. Come gestirli, come sopravvivere ai loro effetti indesiderati?
Nei momenti di smarrimento il monitor è un salvagente
Ci sono momenti, in cui la necessità di rimanere in contatto con il resto del mondo là fuori è forte! Momenti come quelli che stiamo vivendo ora, ma che in realtà già conoscevamo.
Pensateci.
Un genitore che voleva monitorare un figlio; due innamorati che volevano monitorarsi a vicenda; un datore di lavoro che voleva monitorare un dipendete; un’azienda che voleva monitorare i suoi clienti e viceversa. La CIA che voleva monitorare noi, ma anche noi che volevamo monitorare la CIA.
Tutte storie che conoscevamo già!
Oggi stiamo solo sperimentando più intensamente quello che già da qualche anno ormai tutti vivevamo senza rendercene conto. Il tentativo di controllare la realtà e il suo evolversi attraverso il monitoraggio della realtà, piuttosto che con il contatto diretto con essa.
Ma sei ti abitui a nuotare con il salvagente, dimentiche come nuotare
Qualcuno obietterà: “Ma come puoi avere il controllo di ciò che è troppo grande e complesso, se non tramite un monitor?”. E io gli risponderei “Non puoi! Ma se ci provi, puoi illuderti di farlo”.
Cellulare, computer, televisione sono potenziali ponti verso ciò che non possiamo toccare con mano. Lo sappiamo che quello che vediamo nei monitor non è la realtà, ma solo una sua rappresentazione.
Tuttavia, dopo tante ore passate con gli occhi fissi su un monitor, i cristalli del vetro sembrano sciogliersi e scomparire. Non è più così semplice distinguere tra quello che abbiamo visto davvero e quello che abbiamo visto rappresentato.