DUE MEDICINE A CONFRONTO: MEDICINA OCCIDENTALE E MEDICINA CINESE

Mettere due medicine a confronto significa domandarsi quello che le due medicine fanno, ma anche quello che le due medicine vedono. Spesso accade che il confronto venga fatto sulla base dei risultati ottenuti. Ad un osservatore attento, tuttavia, apparirà chiaro che un siffatto confronto non è rigoroso, in quanto dà per scontato che le due medicine abbiano la stessa visione della realtà e, quindi, dell’efficacia. Confrontare due medicine significa innanzitutto comprendere come vedono la realtà, la sofferenza e la cura. Solo allora si potrà procedere a domandarsi quale sia la più efficace.

MEDICINE A CONFRONTO: PARTIAMO DALLE PAROLE

È una “e” che fa la differenza tra medicina occidentale e medicina cinese. La medicina occidentale si basa sul separare il buono e il cattivo per salvare il primo ed eliminare il secondo. La medicina cinese si basa su ripristinare le trasformazioni e il dinamismo Yin – Yang affinché si realizzino autoriparazione e autoregolazione.

Buono e cattivo sono separati da una “e”, mentre Yin – Yang non sono separati da una “e”.

Da questa differenze sintattica, deriva una profonda differenza pragmatica: in medicina occidentale il medico separa, in medicina cinese il medico fa interagire.

MEDICINE A CONFRONTO SIGNIFICA CULTURE A CONFRONTO

La differenza tra due medicine ha sempre le proprie radici nella differenza tra due culture. E non c’è modo migliore di avvicinarsi ad una cultura che studiarne le abitudini “culinarie”.

In occidente le persone sono solite trovare accanto al piatto tre posate: cucchiaio, forchetta e coltello, in Cina invece le posate sono due: cucchiaio e bastoncini (che sono due, ma funzionano come uno). Il cucchiaio è comune ad entrambe le culture e serve per sorbire il brodo. La differenza emerge quando si guarda quello che c’è accanto al cucchiaio. In occidente, la forchetta e il coltello che sono utilizzati per separare, in Cina i bastoncini che sono utilizzati per unire.

In occidente con forchetta e coltello si taglia la carne o il pesce, l’uovo o il pasticcio. Prima si separa, poi si gusta. In Cina con i bastoncini si uniscono i vari alimenti: un pezzetto di carne e un pezzetto di verdura, un pezzetto di pesce e un seme, alcuni chicchi di riso e un legume. Prima si unisce, poi si gusta. 

In occidente mangiare significa separare, in Cina unire.

E così sono la vita e il modo di affrontarla:

In occidente viviamo nel tentativo di separare le cose o gli aspetti della vita, per preservare il giusto ed eliminare lo sbagliato. In Cina vivono nel tentativo di creare armonia tra le cose o gli aspetti della vita e così tenerli tutti assieme.

MEDICINE A CONFRONTO: DUE MODI DI RAPPRESENTARE LA REALTA’

Se mi chiedessero di rappresentare la visione del mondo caratteristica delle due culture probabilmente le rappresenterei così. Un cerchio metà nero e metà bianco per rappresentare la visione della cultura occidentale e il Tai Ji Tu (o Tao), ossia la rappresentazione dello Yin Yang, per rappresentare la visione della cultura cinese.

Due cerchi apparentemente simili, ma profondamente diversi.

Le due rappresentazioni sono simili in quanto sono cerchi ripieni di due sostanze, una bianca e una nera, presenti in egual misura. Due sostanze, ma al tempo stesso due forze. Le due forze che agiscono nella realtà: la forza bianca e la forza nera.

Tuttavia, sono diverse in quanto in una, quella occidentale, le due parti sono completamente separate, nell’altra, quella cinese, sono in qualche modo frammiste, ossia c’è un po’ di bianco nel nero e un po’ di nero nel bianco.

Inoltre nella rappresentazione occidentale, bianco e nero crescono e decrescono in modo simmetrico, nella rappresentazione cinese, in modo complementare (Quando il bianco cresce il nero decresce, quando il nero cresce, il bianco decresce. Al contrario, quando il bianco decresce il nero cresce, quando il nero decresce il bianco cresce).

DUE VISIONI DEL MONDO A CONFRONTO, DUE MEDICINE A CONFRONTO

Se il lettore ci riflette un attimo, in medicina occidentale si ricorre spesso alla distinzione tra nero e bianco: le cellule del corpo (bianche) e le cellule che infettano il corpo (nere), le cellule del corpo (bianche) e le cellule impazzite dei tumori (nere), le cellule che funzionano bene (bianche) e quello che funzionano male (nere), le cellule sane (bianche) e le cellule malate (nere), le cellule che obbediscono (bianche) e quello che non obbediscono (nere). Per non parlare della distinzione tra farmaci (bianchi) e veleni (neri), cibi sani (bianchi) e cibi malsani (neri), abitudini sane (bianche) e abitudini malsane (nere).

Buono (bianco) e cattivo (nero). Buoni (bianchi) e cattivi (neri). (E il medico indossa il camice bianco, ossia si schiera a favore del bianco).

Da questa visione deriva il fatto che i problemi di salute sarebbero sempre il frutto amaro di una carenza di buono (bianco) e/o di un eccesso di cattivo (nero).

Il medico, allora, cercherà di colmare la carenza di buono e drenare l’eccesso di cattivo. Le persone, invece, cercheranno di prediligere il buono ed  evitare il cattivo.

LA VISIONE MEDICA OCCIDENTALE

Se il lettore ci riflette un attimo, in medicina occidentale si ricorre spesso alla distinzione tra nero e bianco: le cellule del corpo (bianche) e le cellule che infettano il corpo (nere), le cellule del corpo (bianche) e le cellule impazzite dei tumori (nere), le cellule che funzionano bene (bianche) e quello che funzionano male (nere), le cellule sane (bianche) e le cellule malate (nere), le cellule che obbediscono (bianche) e quello che non obbediscono (nere). Per non parlare della distinzione tra farmaci (bianchi) e veleni (neri), cibi sani (bianchi) e cibi malsani (neri), abitudini sane (bianche) e abitudini malsane (nere).

Buono (bianco) e cattivo (nero). Buoni (bianchi) e cattivi (neri). (E il medico indossa il camice bianco, ossia si schiera a favore del bianco).

Da questa visione deriva il fatto che i problemi di salute sarebbero sempre il frutto amaro di una carenza di buono (bianco) e/o di un eccesso di cattivo (nero).

Il medico, allora, cercherà di colmare la carenza di buono e drenare l’eccesso di cattivo. Le persone, invece, cercheranno di prediligere il buono ed  evitare il cattivo.

 

LA VISIONE MEDICA CINESE

In medicina cinese, invece, si ragiona in modo diverso. Non opposto, diverso.

La realtà è il frutto dell’azione di due forze ed è composta da due sostanze: il bianco e il nero, lo Yin e lo Yang. Le due sostanze non si identificano con il buono e il cattivo, il giusto e lo sbagliato. Entrambe infatti sono necessarie. Se una delle due manca, non c’è vita. Una vita tutta nera è impossibile, come è impossibile una vita tutta bianca.

Nel corpo ci sono un fuori e un dentro, un duro e un morbido, un liquido e un solido, un veloce ed un lento, un caldo e un freddo. Nella vita c’è il giorno e la notte, l’agire e il dormire, il crescere e il decrescere.

Nessuno potrebbe mai vivere senza queste coppie.

Persino il vivere e il morire sono entrambe due azioni, opposte, ma necessarie alla vita. Nel singolo individuo, come nella società. Sappiamo, infatti, che in ogni essere vivente costantemente alcune cellule muoiono e altre nascono. Questo ricambio costante ci mantiene vivi, elastici e adatti al mondo attorno a noi. Se il nascere o il morire dovessero fermarsi, la vita si spegnerebbe progressivamente.

In visione della vita, i problemi di salute sono espressione di un malfunzionamento del motore della vita che è lo Yin Yang. Ossia il reciproco fluire, o mutare, dello Yin nello Yang e dello Yang nello Yin.

Il medico, dunque, cercherà di ripristinare il processo di trasformazione, noto come Yin Yang, rimettendo in movimento le sostanze e le forze che essi rappresentano. Le persone, invece, cercheranno di garantirsi una sana oscillazione tra giorno e notte, caldo e freddo, azione e riposo, mangiare e digerire, crescere e decrescere, solitudine e compagnia, … . 

 

MEDICINE A CONFRONTO: UN ESEMPIO CLINICO

Fatta questa premessa, il confronto deve ormai vertere su una situazione clinica concreta.

Prendiamo ad esempio il tema di masse tumori. Che fare in presenza di una massa o di un tumore: dinamizzare o non dinamizzare? muovere o non muovere?

Il confronto tra la teoria e la pratica delle due medicine si fa più arduo quando si parla di problemi di salute complessi come le masse e i tumori.

Seconda la medicina occidentale il tumore è una crescita sregolata di cellule diventate sorde al controllo da parte del corpo. Il corpo comanda “non crescete”, ma le cellule non sentono e “crescono”. L’unico modo per risolvere la massa è asportarla. Le cellule impazzite sono irrecuperabili. Toccare la massa favorisce la diffusione nel corpo delle cellule che la compongono.

Secondo la medicina cinese invece, il tumore è una zona del corpo in cui lo Yin ha smesso di trasformarsi in Yang, per cui lo Yin si accumula. L’unico modo per ridurre la massa è quello di riattivare la trasformazione dello Yin nello Yang, ossia della materia nell’energia.

DUE MEDICINE A CONFRONTO IN PRATICA

Il lettore immagini a questo punto due scenari. Da un parte una persona che presenta un tumore e che si rivolge ad un medico occidentale, dall’altra una persona che presenta un tumore e che si rivolge ad un medico cinese.

Il medico occidentale, visita la persona e si pone essenzialmente una domanda, assolutamente lecita e condivisibile dal suo punto di vista: come posso togliere il tumore?

Il medico cinese, visita la persona e si pone essenzialmente un’altra domanda, assolutamente lecita e condivisibile dal suo punto di vista: come posso dinamizzare il tumore?

Per il medico occidentale la domanda del medico cinese non ha alcun senso. Per il medico cinese la domanda del medico occidentale non ha alcun senso.

A questo punto è chiaro che gli strumenti della medicina occidentale saranno incomprensibili per la medicina cinese, così come quelli della medicina cinese risulteranno incomprensibili per la medicina occidentale.

Il medico occidentale guarda gli aghi da agopuntura e li considera inutili. il medico di medicina cinese guarda le siringhe occidentali e le considera pericolose.

Ognuno dal suo punto di vista ha perfettamente ragione, mentre è nel torto per il punto di vista dell’altro.

MEDICINE A CONFRONTO: ALLA RICERCA DI UNA POSIZIONE EQUILIBRATA

Il lettore si sarà reso conto che le due medicine a confronto non hanno un punto di vista comune e condiviso sulla realtà, sui problemi di salute e sulla cura. Tuttavia rimangono medicine e quindi qualcosa in comune l’hanno: l’obiettivo!

Preservare la vita.

Mi piace pensare che ogni medicina sia uno strumento nelle mani del medico. Per usare al meglio ogni strumento il medico deve conoscerne la logica. E per conoscerne la logica … deve conoscerne la storia, il senso, la pragmatica.

Prima di dichiarare una medicina utile o inutile ritengo che ogni medico dovrebbe afferrarla e usarla fino a comprenderne i punti di forza e i punti di debolezza. Solo allora potrà dire di padroneggiarla e poter scegliere di farne uso o meno.

Altrimenti … finiamo per andare nella direzione di chi acquista un automobile e dopo l’acquisto si concentra solo sugli aspetti positivi dell’auto che ha comprato e su quelli negativi di quelle che non ha comprato. E fa tutto ciò non per amor del vero, ma per sedare la frustrazione che verrebbe se si rendesse conto di non aver fatto un buon affare.

MEDICINE A CONFRONTO: OSSERVARE, COMPRENDERE, SCEGLIERE

Mi piace pensare che chiunque abbia l’ardire di confrontare due o più medicine tra loro dovrebbe pensare che un confronto prolifico è quello che parte dallo studio appassionato delle rispettive culture o epoche di provenienza.

L’appassionato di quella futuristica materia che sarà la “medicina comparata” o “medicina internazionale” dovrebbe fare sue le parole di Yuval Noah Harari (prima facciata di Homo Deus):

“I encourage all of us, whatever our beliefs,

to question the basic narratives of our world,

to connect past developments with presennt concerns,

and not to be afraid of controversial issues”. 

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